Parti comuni, mancato versamento di tasse e risarcimenti a carico del condominio
La cassazione civile, alcuni tribunali e le corti d’appello si sono espressi riguardo al mancato versamento delle tasse, imposte e contributi, alle parti comuni e in tema di risarcimenti condominiali.
LIMITI DI UTILIZZO DELLE COSE COMUNI AL CONDOMINIO
Con la sentenza n. 5313 del 03-04-2023, il Tribunale di Roma stabilisce che, in tema di cose comuni al condominio, i due limiti fondamentali all’uso sono il divieto di alterare la destinazione della cosa e il divieto di impedire agli altri partecipanti di farne parimenti d’uso: ne consegue che il condominio deve essere condannato a consegnare le chiavi del cancelletto pedonale al proprietario del box che vive in un altro fabbricato laddove l’uso legittimo della cosa comune ex articolo 1102 Cc incorpora la nozione di uso più “comodo” e in particolare la riduzione del percorso tra l’autorimessa e l’abitazione dell’attore ritraibile dall’utilizzo del cancelletto non configura alcuna violazione dei limiti posti dall’articolo 1102 C.c.
MALFUNZIONAMENTO DELL’IMPIANTO DI RISCALDAMENTO: A CHI SPETTA IL RISARCIMENTO?
Con la sentenza n. 1271 del 23-03-2023, il Tribunale di Torino stabilisce che il condominio deve essere condannato a risarcire in forma specifica e per equivalente il singolo proprietario esclusivo per il malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento nell’alloggio laddove il nesso causale tra l’omessa manutenzione e il danno patito emerge dalla consulenza tecnica d’ufficio e non risulta fornita la prova liberatoria del caso fortuito, vale a dire a una condizione eccezionale e imprevedibile che ha impedito al custode della cosa di operare la necessaria manutenzione dell’impianto.
LAVORI DI RIPRISTINO PER INFILTRAZIONI D’ACQUA: RISARCIMENTO A CARICO DEL CONDOMINIO?
Con la sentenza n. 1899 del 10-03-2023, il Tribunale di Milano stabilisce che, dopo aver realizzato i lavori di ripristino necessari per le infiltrazioni d’acqua nell’immobile di proprietà esclusiva, il condomino è condannato a risarcire il singolo condomino-locatore dal momento che il conduttore dei locali ha esercitato la risoluzione anticipata senza preavviso, a causa dei disagi patiti, e l’immobile è rimasto sfitto per cinque mesi.
RESPONSABILITÀ DELL’AMMINISTRATORE IN CASO DI MANCATO VERSAMENTO DI TASSE, IMPOSTE E CONTRIBUTI.
Con la sentenza n. 2190 del 17-03-2023, il Tribunale di Milano stabilisce che, l’amministratore condominiale deve svolgere l’incarico ricevuto con la diligenza del buon padre di famiglia (art. 1170 c.c.), deve rendere il rendiconto al mandante/condomino, permettere allo stesso di essere informato su tutta l’attività di gestione svolta e di esaminare la documentazione contabile per poter verificare l’idoneità della stessa. Il mancato versamento di tasse, imposte contributi, confluiti poi in cartelle di pagamento notificate al Condominio configura inadempimento dell’amministratore.
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