Il Tribunale di Cagliari si pronuncia contro il regolamento di condominio che vieta di possedere un cane
La Seconda sezione civile del Tribunale di Cagliari ha emesso un’ordinanza sul diritto di un condomino di possedere un animale domestico. Il Tribunale ha deciso di impedire al condominio di privare l’uomo di tale diritto, nonostante l’assemblea avesse stabilito unanimemente l’opposto. Il Condominio si era appellato alla distinzione tra regolamento contrattuale, singolarmente accettato dal proprietario di un immobile al momento dell’acquisto, e regolamento assembleare, approvato dalla maggioranza dell’assemblea composta dagli inquilini del condominio.
Nel caso in questione, il regolamento contrattuale stabiliva all’unanimità il divieto di possedere un cane; la legge 220 approvata nel 2012, però, è andata a modificare il diritto del possesso di animali domestici, rendendo illegale il divieto di tale diritto. Nella motivazione della decisione, il Tribunale di Cagliari ha osservato come sia sempre più diffuso l’orientamento a considerare l’animale domestico come un vero e proprio membro della famiglia, anche a livello europeo: la Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, firmata a Strasburgo nel novembre del 1987, ha sancito l’obbligo morale dell’uomo “di rispettare tutte le creature viventi”, evidenziando l’importanza degli animali da compagnia e il loro valore nella società per il contributo alla qualità della vita delle persone. Inoltre, il Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea, ratificato dalla legge 130 del 2008, stabilisce all’articolo 13 che l’Unione e gli Stati membri “tengono pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti”.
All’interno della sentenza, vi è anche un richiamo alla legge 281 del 14 agosto 1991, la quale ha introdotto nel Codice Penale il reato di “animalicidio”, condannando il maltrattamento e l’abbandono degli animali; un ulteriore Decreto Ministeriale del 9 ottobre 2012 ha introdotto l’obbligo di soccorso di un animale ferito in caso di incidente.
Il Tribunale ha così annullato l’articolo del regolamento del condominio in questione riguardante il divieto di possesso di un animale domestico, rigettando anche la domanda proposta dal condominio di obbligare l’uomo a tenere l’animale domestico solo all’interno del suo appartamento. Infine, il Tribunale ha disposto il risarcimento delle spese legali nei confronti del proprietario del cane.
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“[…] E deve contestualmente affermarsi come l’eventuale norma regolamentare difforme da tale precetto sia inficiata da nullità, siccome contraria ai principi di ordine pubblico, ravvisabili, per un verso, nell’essersi indirettamente consolidata, nel diritto vivente e a livello di legislazione nazionale, la necessità di valorizzare il rapporto uomo-animale e, per altro verso, nell’affermazione di quest’ultimo principio anche a livello europeo. […]”
Sentenza 7170/22 luglio 2016