Affidamento condiviso dei figli minori, conti cointestati e assegni di divorzio
CATEGORIA: Consulenza divorzi, separazioni e affidamento figli
La cassazione civile, alcuni tribunali e le corti d’appello si sono espressi in tema di affidamento condiviso dei figli, conti cointestati e assegni di divorzio all’ex-coniuge.
Con la sentenza n. 80 del 30-03-2023, il Tribunale di Sulmona stabilisce che nel giudizio di separazione personale dei coniugi, dovendosi disporre l’affidamento condiviso del minore in quanto rispondente all’interesse di quest’ultimo, laddove si riscontri una forte difficoltà tra le parti nel gestire la flessibilità della frequentazione con la minore, è necessario predisporre uno schema di orari e giorni da rispettare, per garantire il diritto di visita del genitore non collocatario, in quanto orientato al maggiore interesse del minore al corretto sviluppo emotivo e al rispetto del principio della bigenitorialità, nonché in grado di contemperare le esigenze familiari e lavorative delle parti.
COLLOCAZIONE PARITETICA DEL FIGLIO MINORE IN AFFIDAMENTO CONDIVISO
Con la sentenza n. 5738 del 24-02-2023, la Cassazione Civile stabilisce che deve essere annullata con rinvio la sentenza d’appello laddove il giudice del merito ha ritenuto di poter limitare la propria statuizione alla revoca dell’assegnazione della casa familiare a uno dei genitori del minore senza provvedere nuovamente all’assegnazione in esclusiva funzione dell’interesse del figlio, la scelta di far conseguire all’affido condiviso una frequentazione sostanzialmente paritetica del minore con i genitori non esclude di conseguenza a quale dei genitori verrà assegnata la casa familiare e nell’ipotesi in cui s’intenda procedere ad una revoca e conseguente mutamento dell’assegnazione, è necessario indicarne le ragioni in funzione dell’esclusivo interesse del minore, laddove l’assegnazione s’impone ogni qual volta vi sia stato un radicamento del minore presso un habitat preciso all’interno del quale lo stesso è cresciuto, e, come nella specie, ha condotto i primi e decisivi anni della sua vita prima con entrambi i genitori e successivamente, a seconda delle determinazioni convenzionali o giudiziali, unitamente al genitore collocatario.
CONTO COINTESTATO: LIMITI E DIRITTI DELL’EX-CONIUGE
Con la sentenza n. 9197 del 03-04-2023, la Cassazione Civile stabilisce che la ex non può prelevare la metà dei soldi dal conto cointestato se provengono da lui, a maggior ragione se sono una donazione di azioni (quindi beni personali) della suocera per il figlio.
PARAMETRI PER L’ATTRIBUZIONE DELL’ASSEGNO DIVORZILE ALL’EX-CONIUGE
Con la sentenza n. 28936 del 05-10-2022, la Cassazione Civile stabilisce che, ai fini dell’attribuzione dell’assegno divorzile secondo il parametro assistenziale e perequativo-compensativo, è indispensabile il previo accertamento di un significativo squilibrio delle condizioni economico- patrimoniali delle parti, rilevando a tal fine anche la suddivisione del patrimonio operata dal marito durante il matrimonio e dopo la separazione, in favore della moglie. Ne consegue, che ove sia accertato che, a seguito di tali attribuzioni, la situazione patrimoniale degli ex coniugi sia sostanzialmente equivalente – ancorché costituita, per il marito, da reddito pensionistico e per la moglie da una rendita finanziaria – non sussistono i presupposti per l’attribuzione dell’assegno in favore della moglie.
L’avvocato Tommasini, specializzato in diritto famigliare a Verona, fornisce consulenze legali e assistenza completa per vicende in ambito famigliare riguardo a tutte le problematiche che sorgono in seguito a separazioni in cui viene coinvolto un minorenne, assegni di mantenimento e assegni divorzili.