Mantenimento del figlio minore e condizioni del mantenimento per il figlio maggiorenne | Avvocato Verona

La Cassazione Civile, alcuni tribunali e le corti d’appello si sono espressi riguardo alle condizioni dell’assegno di mantenimento sia dei figli minori sia dei figli di maggiore età, all’assegno divorzio e alla perdita parentale.

CONDIZIONI DEL MANTENIMENTO DEL FIGLIO MAGGIORENNE

Con la sentenza n.

3495 del 23-09-2023, il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere stabilisce che l’obbligo di mantenimento del figlio maggiorenne da parte del genitore non può protrarsi oltre ragionevoli limiti di tempo, ovvero sino a quando non si consideri ultimato il percorso formativo del figlio sia pur nel rispetto delle sue capacità, inclinazioni, aspirazioni. La valutazione del requisito è rimessa al prudente apprezzamento del giudice atteso che non è possibile determinare in astratto l’età in cui viene meno l’obbligo genitoriale, poiché a seconda del percorso professionale prescelto dal figlio ed a seconda delle difficoltà di inserimento lavorativo nel contesto sociale in quello specifico settore può definirsi il limite di età con il quale cessa l’obbligo genitoriale.

Inoltre, con la sentenza n. 1964 del 23-09-2023, il Tribunale di Latina stabilisce che, in materia di famiglia, l’obbligo dei genitori di concorrere al mantenimento dei figli, a norma degli artt. 147 e 148 c.c., non cessa ipso facto con il raggiungimento della maggiore età da parte di questi ultimi, sicché il genitore che agisce nei confronti dell’altro per il riconoscimento del diritto al mantenimento in favore dei figli maggiorenni deve allegare il fatto costitutivo della mancanza di indipendenza economica, mentre incombe sul genitore che chiede di essere esonerato dall’obbligazione ex lege, l’onere di dimostrare che la prole sia divenuta autosufficiente ovvero che il mancato svolgimento dell’attività lavorativa sia imputabile alla prole.

ASSEGNO DIVORZILE ALL’EX-CONIUGE CHE HA LASCIATO IL LAVORO IN COSTANZA DI MATRIMONIO

Con la sentenza n. 27945 del 04-10-2023, la Cassazione Civile stabilisce che la ex che lascia il lavoro, contribuendo così alle esigenze della famiglia, ha diritto all’assegno di divorzio qualunque sia il motivo che l’ha indotta a fare questa scelta. È una valutazione intima che non può essere giudicata.

PERDITA PARENTALE: RISARCIMENTO PER PADRE ASSENTE

Con la sentenza n. 28551 del 13-10-2023, la Cassazione Civile stabilisce che il padre assente che non riconosce o comunque si disinteressa totalmente del figlio lo risarcisce secondo le tabelle milanesi sulla perdita parentale. Non sono ammesse decurtazioni ampie del ristoro, in questo caso del 75%, solo perché da lì in poi il genitore sarà presente.

OBBLIGO DI MANTENIMENTO DEL FIGLIO E DICHIARAZIONE GIUDIZIALE DI PATERNITÀ

Con la sentenza n. 28442 del 12-10-2023, la Cassazione Civile stabilisce che, in tema di filiazione, il contributo dato dal padre putativo non esenta quello naturale dal mantenere i figli dalla nascita. Inoltre per il rimborso delle spese sostenute dall’unico genitore nella fase anteriore al riconoscimento il giudice può utilizzare un criterio equitativo.

MANTENIMENTO DA PARTE DEI NONNI IN CASO DI INADEMPIENZA DEL GENITORE: LIMITI?

Con la sentenza n. 28446 del 12-10-2023, la Cassazione Civile stabilisce che è vero che in caso di inadempienza dei genitori i nonni devono mantenere i nipoti ma solo quando la madre ha cercato qualsiasi tipo di lavoro e, allo stesso tempo, ha tentato di escutere il padre.

 

L’avvocato Tommasini, specializzato in diritto famigliare a Verona, fornisce consulenze legali e assistenza completa per vicende in ambito famigliare.